Valore Sportivo

Splendide Farfalle dorate

 MILANO – Ad una settimana dalla finale della World Challenge Cup e a poco più dai Campionati del Mondo di Sofia (previsti per la metà di settembre), la nazionale italiana di ginnastica ritmica conferma tutto il suo grande valore,

Sulla pedana di Minsk, dei tre ori in palio, due sono stati conquistati dalle splendide ragazze di Emanuela Maccarani, sempre più irraggiungibile al primo posto tra i tecnici medagliati di una nazionale sportiva italiana.

Le “Farfalle” Alessia Maurelli (indomito capitano della squadra), Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli e Anna Basta hanno dominato il concorso generale ottenendo la miglior valutazione sia nella esibizione con i cerchi (23,050) sia in quella con 3 palle e 2 funi (21,350). Con 44,300 hanno strameritato il primo posto nella classifica finale, vincendo la medaglia d’oro e mettendosi alle spalle Russia (43,850) e Giappone (40,800).

Con grande emozione, le ragazze più belle d’Italia sono poi salite sul gradino più alto del podio: “In una giornata di lutto nazionale – ha raccontato poi Emanuela Maccarani – ci siamo ritrovate a festeggiare una medaglia sul gradino più alto di un podio sportivo, in un’atmosfera surreale. Le ragazze, concentrate come sempre sui propri esercizi, al termine della gara sono andate subito con il pensiero a quanto stava accadendo in Liguria e hanno deciso di onorare nel migliore dei modi la memoria di quelle bambine scomparse, dedicando loro il successo”.

Le Farfalle della nazionale italiana hanno infatti voluto dedicare la vittoria di Minsk a tutte le vittime del Ponte Morandi e in particolare a Dyana Crystal Cecala della Twirling Oleggio e Camilla Bellasio dell’ASD Ritmica Piemonte, che hanno perso la vita insieme ai genitori mentre andavano in vacanza.

Nella giornata conclusiva della World Challenge Cup, l’Italia ha poi concesso il clamoroso bis nella finale di specialità con i 5 cerchi: grazie ad una esibizione spettacolare, le azzurre hanno meritato 22,800 valutazione che ha permesso loro di meritare la medaglia d’oro davanti a Russia (22,100) e Bielorussia (21,150).

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