Il pluricampione giocherà a tennis, parteciperà a Gravel Race e tornerà sul ring dove è imbattuto da 112 incontri
Poteva mancare il “triplete” nella carriera di Bruno Danovaro? Poteva, il poliedrico atleta di origine liguri ma milanese di adozione, farsi mancare la chance di dimostrare, ancora una volta, che la carta d’identità (il 30 settembre compirà 52 anni…) non è un ostacolo alle più grandi imprese, se il fisico e la mente sono “allenate” ad andare oltre ogni limite?
Questa volta Bruno Danovaro vuole tornare agli albori della cronaca non tanto per aver sventato un maldestro tentativo di aggressione avendo mandato tre scapestrati al Pronto Soccorso bisognosi di cure.
Lo sport, che è da sempre la “linfa” che sostiene l’atleta, torna ad essere protagonista della sua quotidianità. Bruno Danovaro sta “studiando” tennis, per dimostrarsi all’altezza della situazione quando si presenterà al via dei tornei benefici riservati ai Vip, onoranto così l’invito ricevuto.
Nel secondo passo del suo sportivissimo triplete, Bruno Danovaro si rimetterà in gioco partecipando ad una Gravel Race: salirà in sella ad una bici e percorrerà lunghissime distanze sui terreni più accidentati, affrontando ripide salite, tratti scoscesi e quant’altro, avendo con sé tutto ciò che serve per affrontare le situazioni più complesse, perché nel Gravel non è consentito avere supporto tecnico.
«Ho la fortuna – dice – di poter contare sul prezioso aiuto di un grande amico: il Colonnello Carlo Calcagni, un campione di fama mondiale che mi sta insegnando i “trucchi del mestiere” per affrontare una prova così difficile ed esaltante».
Va ricordato che Danovaro e il Colonnello Calcagni si erano resi protagonisti, qualche settimana fa, di un accorato appello al Ministro Spadafora affinché tenesse in debita considerazione il mondo delle arti marziali e delle palestre in un momento così complesso.
Per completare il trittico del 2020, Bruno Danovaro tornerà sul ring, probabilmente a novembre, per cercare di allungare la serie di match vinti consecutivamente che ha toccato quota 112.
Tre impegni che confermano la duttilità di un atleta sempre alla ricerca di nuove esperienze. Scorrendo le discipline praticate, l’elenco è decisamente lungo: lotta libera olimpica, mma, karate shotokan, kyokushinkai, judo, ju jitsu, brazilian ju jitsu, grappling, shindokay kan,, rugby, football americano, calcio storico, pattinaggio, rodei (Bull Riding). Ed ogni giorno la cura degli amati cavalli ospiti del maneggio dove svolge il suo quotidiano lavoro.
Un “triplete” da affrontare dall’alto di una condizione fisica e mentale che tradiscono la sua effettiva età. Alcuni prestigiosi esponenti del mondo della medicina sportiva come i professori Dal Monte e Volpi hanno sottolineato che Danovaro è un caso unico nel suo genere.
Anche al di fuori del mondo sportivo, il plurititolato campione non sta con le mani in mano: brillante ballerino di tip tap, si è cimentato in teatro e, secondo i ben informati, da qualche tempo ha iniziato a studiare canto.
Sport che per Bruno Danovaro fa rima con impegno sociale che svolge parlando con persone che vivono il disagio della tossicodipendenza o del disadattamento sociale: «Voglio far capire loro che arrendersi è la cosa più semplice ma meno opportuna. Rialzare la testa è una strada che ha bisogno di coerenza, di costanza, di consapevolezza. Quando parlo con loro, spero davvero di riuscire anche minimamente a dar loro un punto dal quale partire».
Un occhio di particolare riguardo, Bruno Danovaro continuerà a riservarlo anche ai bambini: a settembre tornerà nelle scuole di Milano per portare la sua esperienza ai bambini nella sua costante lotta al bullismo. Tornerà anche all’Ospedale Gaslini di Genova dove passerà la giornata con i giovani ospiti portando in dono anche la sua versione fumetto realizzata da Sergio Trama.
Non c’è da stupirsi, quindi, che l’atleta sia spesso contattato da organizzatori di eventi e sponsor. Dopo aver iniziato una proficua collaborazione col marchio Pittbull, nelle prossime settimane, Danovaro potrebbe essere affiancato da un istituto di credito aprendo, anche in questo caso, una nuova frontiera.