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Maurizio Felugo: “La mia Pro Recco umile e coraggiosa. Punta Sant’Anna? Unica”.

Grande atleta della Pro Recco e del Settebello prima, presidente della Pro Recco poi. Maurizio Felugo si divide tra calcio – con lo Spezia – e pallanuoto. Lo fa con estrema cura e precisione chirurgica che, come spesso accade porta preziosi frutti. Perché se il suo Spezia ha portato in porto un’importantissima salvezza, la sua Pro Recco – seppure con la caduta italiana in campionato – è tornata regina d’Europa a Belgrado.

Presidente, la Champions League torna in Liguria.

“Proprio così. Era una coppa a cui tenevamo tantissimo. Ci eravamo posti questo obiettivo e siamo riusciti a centrarlo. È stato fantastico”.

La squadra, possiamo dunque dire, ha metabolizzato bene la sconfitta in campionato. Ci riferiamo allo Scudetto perso contro il Brescia.

“È stata una finale europea decisamente delicata. Abbiamo perso lo Scudetto in Italia dopo tanti anni ma nonostante questo abbiamo riposto bene. C’è stata reazione e le partite di Belgrado lo hanno dimostrato”.

Come è stato questo campionato?

“Ogni anno non è mai simile a un altro. Ogni stagione è sempre diversa. Complimenti e grande merito all’allenatore, così come ai ragazzi. Nel momento in cui era necessario mettere qualcosa in più lo hanno fatto. Giocare con quella precisione e quella applicazione vista a Belgrado, dopo quanto accaduto nelle finali scudetto, non era facile. La squadra lo ha fatto”.

Quale Pro Recco si aspetta adesso?

“Prima di tutto, dopo l’addio di Gabi (Hernandez, ndr) dobbiamo trovare un nuovo allenatore. Dobbiamo essere una Pro Recco fatta di gioco, durante tutto l’anno. Dobbiamo essere noi a imporre il nostro bel gioco”.

La Pro Recco regina d’Europa e lo Spezia Calcio salva in tranquillità. Un’ottima annata, non è vero?

“Sono state annate particolari. Il Covid ci ha portato grandi difficoltà a prescindere dallo sport. Sia nel calcio sia nella pallanuoto l’elemento del contatto con il pubblico e con i tifosi ha pesato parecchio. Aspettiamo di tornare alla normalità”.

Qualche news dal mercato?

“Per adesso nessun nome. Devo trovare un allenatore”.

Quale bel ricordo si porta via da questo periodo così complesso?

“Il ricordo è sicuramente legato punta sant’Anna. Dopo tanti anni siamo tornati a giocare nella nostra piscina. La soddisfazione più grande direi la vittoria della Champions a Belgrado”.

In chiusura, dovesse trovare un aggettivo per la sua Pro Recco quale sceglierebbe?

“Ne proporrei due, umile e coraggiosa”.

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