Valore Sportivo

«Gara 5 per assegnare lo scudetto? E’ probabile»

Abbiamo chiesto a Daniele Bettini, Rudy Cattino e Gaetano Del Giudice di “giocare” per noi Pro Recco-Brescia che martedì 25 e mercoledì 25 si sfidano ripartendo dall’1-1

MILANO – Cresce spasmodica l’attesa per il rientro in vasca di Pro Recco e An Brescia, le due protagoniste di una finale scudetto che, sin qui, ha offerto molte più emozioni del previsto. I lombardi di coach Bovo sono stati capaci di espugnare Punta S.Anna al termine della splendida Gara Uno subendo la reazione dei ragazzi di Hernandez nella seconda sfida giocata solo 24 ore più tardi secondo la nuova formula.

La doppia sfida, anche questa ravvicinata, che avrà adesso come teatro la piscina di Mompiano martedì 25 e mercoledì 26 maggio (fischio d’inizio alle 18.30) apre le porte a ogni possibile soluzione, ovvero l’assegnazione dello scudetto ad una delle due contendenti o il rimando alla quinta e decisiva partita che, nel caso, verrebbe ospitata dalla Pro Recco.

Come andrà a finire? Se lo chiedono molti addetti ai lavori, anche perché l’esito delle due gare sin qui giocate è tale da non permettere una previsione unica.

Ne sono convinti anche tre personaggi di spicco della waterpolo italiana che, forti dell’esperienza maturata a livello assoluto, stanno condividendo l’esperienza della Lega Dilettanti PallanuotoItalia, consapevoli che il loro contributo di esperienza e competenza sarà molto utile nel processo di sviluppo che, con costanza e risultati visibili, contraddistingue la struttura che fa capo ad Alessandro de Tursi, frenata, negli ultimi mesi, solo dall’emergenza sanitaria.

Stavolta, però, Rudy Cattino (Direttore Tecnico Nazionale della Lega PNI), Daniele Bettini (Direttore della Scuola Nazionale PallanuotoItalia) e Gaetano Del Giudice (Responsabile del settore pallanuoto del Progetto Dea), possono fare focus sulla pallanuoto che conoscono bene. Tre personaggi “ad hoc” per capire come potrebbe evolversi la finale scudetto.

Daniele Bettini

«Recco mantiene un leggero vantaggio – è opinione di Bettini – ma credo che non è da escludere di vedere in campo le due squadre sino alla quinta partita della serie. Brescia in casa è avversaria temibile ma, allo stesso tempo, serve una grandissima impresa per battere per due volte consecutive la Pro Recco, soprattutto a 24 ore di distanza».

Il pensiero è condiviso dagli altri due interlocutori: «In vasca ci sarà una incredibile dose di esperienza e talento – ribadisce Cattino – ed è proprio questa la chiave di lettura: chi saprà metterla meglio a frutto, ha più possibilità di prevalere».

«Paradossalmente è tutto nelle mani della Pro Recco – aggiunge Del Giudice – che ha qualche risposta in più da dare. Giocare due partite così importanti a distanza di 24 ore, vista l’importanza della posta in palio, inciderà ancora di più rispetto a quanto è accaduto in quelle già giocate».

Rudy Cattino

Dopo le partite di Recco, i due allenatori Hernandez e Bovo hanno anche sottolineato fisicità e provocazioni forse troppo eccessivi, ma l’idea comune è che siano concetti espressi più per strategia: «La prima partita è stata splendida – dice Cattino – mentre nella seconda qualche fallo in più è stato commesso. Non mi pare, però, che si sia trasceso oltre quello che accade in una normale partita di pallanuoto. Gli allenatori non devono perdersi in parole inutili e concentrarsi su come far giocare al meglio la propria squadra in gare così importanti».

«Mentre Gara Uno è stata splendida – dice Bettini – in Gara Due c’è stato “troppo pugilato”. Era inevitabile, però, perché giocare due partite in 24 ore toglie un po’ di lucidità. Non dimentichiamoci che la pallanuoto è sport di contatto: fisicità e foga agonistica fanno parte del gioco. Così come lo sfogo di Hernandez e la risposta di Bovo…».

Gaetano Del Giudice

Pensieri condivisi da Gaetano Del Giudice che però ha una certezza: «E’ vero, qualche colpo proibito è scappato, ma in acqua ci vanno grandi campioni che si saranno già messi tutto alle spalle. Di tutte le parole dette dagli allenatori, c’è solo un concetto che vale: per vincere servirà più l’anima del corpo».

Anche sul profilo delle due protagoniste, Bettini, Cattino e Del Giudice sono concordi: la Pro Recco mette sul piatto della bilancia tecnica individuale e qualità in gran parte dei componenti del roster. Brescia ha buonissima tecnica, gran carattere e imprevedibilità tattica: «Se Brescia vuole sparigliare le carte – dice Bettini – dovrà ripetersi, come attenzione e intensità, sui livelli di Gara Uno. Se i ragazzi di Bovo entrano in vasca per fare a pallonate, non vanno molto avanti».

Ma questa finale è un bello spot per la pallanuoto?

«E’ una sfida avvincente – sostengono in concerto Bettini e Cattino – ma è anche il “termometro” della situazione di una disciplina sportiva che, in Italia raggiunge certi livelli solo con le stesse due squadre. L’unica differenza è che stavolta c’è un po’ più di equilibrio»

«Se penso a Gara Uno lo è – dice Gaetano Del Giudice – ed è un peccato che, contrariamente a quello che succede nelle finali degli altri sport, pur in presenza di impianti capienti il pubblico non possa esserci».

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