TREVIGLIO – Miglior giovane della Serie A2, la convocazione in maglia azzurra: è un periodo magico per Andrea Pecchia, ventuno anni, giocatore della Blu Basket Treviglio, squadra che milita nel campionato di Serie A2 maschile di pallacanestro e della quale Pecchia è apprezzato capitano.
Idolo dei tifosi che accorrono a sostenere lui e i suoi compagni al “PalaFacchetti”, Andrea è ragazzo che evidenzia una maturità difficile da riscontrare in ragazzi della sua età.
“Vivo questo periodo con soddisfazione – dice – e con la consapevolezza che sto andando nella giusta direzione: in allenamento ed in partita non mi risparmio mai, perché c’è sempre, e tanto, da imparare. Quando ricevi un riconoscimento hai la dimostrazione concreta che la politica del lavoro porta sempre dividendi”.
Lei è sulla strada giusta per guadagnarne tanti di questi dividendi…
“Vivo una cosa alla volta e non credo sia corretto guardare molto più in là. Sono a Treviglio perché ho un compito da assolvere. Adesso è importante che tutta la mia attenzione sia rivolta a quello”.
Treviglio, in estate, ha chiaramente fatto intendere di volerla come punto cardinale del progetto…
“Sto giocando la mia terza stagione alla Blu Basket – sottolinea Andrea Pecchia – ed è stato uno sprone iniziarla sapendo che la società si aspetta molto da me. Una responsabilità che non mi spaventa. Tutt’altro…”.
Le è stata data anche la fascia di capitano. Esserlo a Treviglio, dove il basket è pane quotidiano, è tanta roba…
“E’ un’altra bella soddisfazione per me. Con tutti i compagni ho un bel rapporto ed è facile far capire loro che ci attende una bella impresa sportiva. Rispetto alle scorse stagioni abbiamo perso alcuni giocatori storici come Marino o Lele Rossi. Ma il roster allestito dalla società è di ottima qualità”.
Per arrivare solo alla salvezza?
“Quella, la dobbiamo mettere in cassaforte il prima possibile. Credo che la nostra squadra abbia la possibilità, ed anche la capacità, di giocarsela con qualunque avversario. Poi, può capitare di vincere perché non sbagli nulla o di perdere perché, come a Siena, in difesa abbiamo commesso degli errori, E’ fondamentale avere l’opportunità di allenarci bene. Per via di diversi infortuni non sempre è stato possibile. Le vittorie più belle sono arrivate dopo proficue settimane passate in palestra a conoscerci e a crescere come squadra”.
Gran bel campionato quest’anno: è d’accordo?
“Sì. C’è molto più equilibrio rispetto a quelli precedenti. Non c’è mai una partita dall’esito scontato. Occorrerà dare il massimo sino alla fine”.
Andrea Pecchia e la maglia azzurra…
“Emozione indescrivibile. Ho già vestito la maglia della nazionale quando ero nelle categorie giovanili. Sentire l’inno prima della partita è impagabile. Rappresentare i colori della propria nazione è il sogno di tutti i giocatori. Io sono a disposizione: se verrò chiamato in causa darò il massimo”.
In cosa sente di dover “alzare l’asticella”?
“Ho ventuno anno – specifica il capitano della Remer – e sentirmi un giocatore arrivato sarebbe un errore. Non si finisce mai di imparare ed ogni allenamento serve per fare un passo in avanti. Personalmente mi piacerebbe riuscire ad affinare il tiro da tre punti. Ma non è l’unica cosa sulla quale devo lavorare”.
Nelle foto sotto (tratte dal sito internet www.blubasket.it): Andrea Pecchia, capitano della Remer.