Valore Sportivo

Antonio Micillo rieletto presidente del CONI Liguria

Antonio Micillo viene riconfermato con il ruolo di presidente regionale del CONI della Liguria. Dopo i primi quattro anni di lavoro duro e risultati come i Educamp, la scuola dello Sport e Orientamenti da oggi, il presidente Micillo può iniziare a progettare il futuro.

Palasport, impiantistica e progetto. Sono diversi i temi portanti dello sport ligure. In giunta anche Stella Frascà, consigliere Federcalcio e presidente provinciale Libertas. Questi i nuovi membri della giunta: Andrea Fossati (tennis), Stella Frascà (calcio), Franco Melis (hockey), Piero Picasso (savate e kickboxing), Francesca Canicchi (Endas) in quota EPS, Roberto Valle (pallavolo) in quota tecnici e Furio Ginori in quota atleti.

Presidente, complimenti per la sua rielezioneConoscendola avrà già a ripreso a lavorare. Quali progetti ha studiato per il futuro?

«I progetti futuri sono tutti legati, chiaramente, all’evolversi della situazione pandemica. Il primo obiettivo è fare uscire le federazioni da questo periodo senza ulteriori danni. Molte attività sono state costrette allo stop, vedi quelle al coperto».

Come pensa di programmare questa fase così complessa?

«Per prima cosa incentivare la formazione dei dirigenti e dei tecnici. Uno degli strumenti sono, per esempio, i Centri Coni nei quali credo molto. Per l’estate gli Educamp sono un’esperienza da ripetere, hanno avuto grande successo l’anno scorso».

Quale la sfida più impegnativa?

«La vera sfida è quella che si gioca sull’impiantistica sportiva. La Liguria non è messa benissimo. Le cittadine più piccole affrontano queste problematiche più facilmente mentre è più difficile per le province; a Genova, per esempio, le esigenze sono tantissime. Altri temi principali sono quelli della messa a norma degli impianti sportivi e scolastici; la realizzazione di nuove strutture in una ragione che può svolgere un’attività significativa Outdoor. Pensate al mare, ai sentieri e al clima di cui gode tutta la Liguria. La costa e l’entroterra sono risorse incredibili».

C’è un tema nodale a Genova, quello del Progetto Palasport…

«Genova è un passaggio centrale per tutta la Liguria. Il progetto Palasport è al vaglio della comisisone impiantistica sportiva. Si sta lavorando insieme alle aziende che progettano il Waterfornt di Levante per andare a creare un impianto multidisciplinare. Una struttura modulare e operativa 356 giorni all’anno. In questo modo si può garantire lo spazio per praticamente quasi tutte le discipline».

Ha già in mente qualche soluzione?

«Certo che sì. Alla domenica eventi di livello di portata nazionale. La capienza sono 3900 persone ma abbiamo chiesto di poter avere in deroga, laddove ci sarà bisogno, una capienza di 5mila persone per gli eventi internazionali. Si potrebbe giocare una finale di tennis, di pallanuoto o nuoto per esempio. È chiaro che queste operazioni vanno programmate per tempo».

Presidente, 2021 anno olimpico.

«Un anno olimpico del tutto nuovo. Gli atleti sono degli orologi e hanno dovuto ricondizionarsi. Un anno difficile, non vorrei essere al loro posto. Serve grande forza di volontà. Non ho ancora capito se ci sarà o meno il pubblico. Penso che dal punto di vista tecnico cambierà poco o nulla. Certo, credo e temo, non sarà una festa come tutti gli altri anni. Prendiamolo come spunto di ripartenza. Speriamo, soprattutto, che in quel periodo l’operazione vaccinale sia andata bene avanti con decisione».

Ma.Sac.

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