Valore Sportivo

«Questa medaglia è anche un po’ italiana…»

In visita al DeLaRo Lab di Urgnano, la fortissima tiratrice slovacca Zuzana Rehak Stefecekova racconta le emozioni della vittoria a Tokyo 2020

URGNANO – I campioni, quelli veri, si riconoscono dall’inimitabile capacità di rendere semplici anche le imprese più straordinarie. Zuzana Rehak Stefecekova entra di diritto in questo ristretto e prestigioso novero. E’ sufficiente scambiare quattro chiacchiere con lei per capire perché, nel firmamento dello sport, brilla la sua stella. Esattamente come splende l’oro della medaglia che ha vinto, con pieno merito, nel tiro a volo alle recenti Olimpiadi di Tokyo. Nella specialità trap, Zuzana è salita meritatamente sul gradino più alto del podio. Una bella rivincita personale dopo aver guadagnato la medaglia d’argento sia a Pechino 2008 che a Londra 2012.

Slovacca, classe 1982, la Stefecekova ha vinto per tre volte i Campionati del Mondo e per due quelli Europei, senza dimenticare l’oro conquistato alle Universiadi nel 2007 a Bangkok, quando ebbe inizio la sua straordinaria storia sportiva.

Arrivata, appunto, sino al trionfo olimpico di Tokyo: «Dico la verità, all’inizio per me era una gara come tante altre, con 125 piattelli da colpire e un risultato che, alla fine, avrei condiviso con i miei genitori e mio marito, esattamente come quando ho vinto il titolo mondiale e pochi se ne sono accorti. Solo poche ore dopo la fine della gara, mi sono accorta di quello che avevo combinato…».

Sorride Zuzana, simpatica, tenace… sempre con pensieri e parole di gratitudine per coloro che l’hanno accompagnata lungo la via che l’ha condotta all’Olimpo. Proprio come la De.La.Ro che le ha fornito gli occhiali che ha usato in gara, oppure la Perazzi che le ha preparato il fucile: «E’ vero – dice la campionessa olimpica in visita al De.La.Ro Lab di Urgnano, provincia di Bergamo – la medaglia d’oro in parte è italiana. L’Italia è la mia seconda casa. Sono qui spesso anche per sostenere le più importanti sedute di allenamento. Proprio com’è successo prima della gara olimpica. Non è stato facile, all’inizio a Tokyo, perché c’erano condizioni di luce particolare. Una volta trovata la lente giusta per la migliore messa a fuoco, ho pensato solo a dare il meglio».

Tra Zuzana Rehak Stefecekova e la De.La.Ro, la scintilla è scoccata qualche anno fa, ma la fiamma è ancora molto intensa: «Quando incontro Tony e Lisa è come se mi sentissi in famiglia. La collaborazione è massima. Ogni volta che preparano una lente nuova, me la propongono ed io la testo per capirne l’efficacia. La preparazione dell’occhiale è il frutto di un lavoro che svolgiamo insieme».

Ed ora via verso nuovi traguardi: «Nel 2022 parteciperò a diverse gare di Coppa del Mondo. L’obiettivo è quello di sempre: impegnarmi al massimo».

Esattamente come Zuzana ha fatto l’estate scorsa alle Olimpiadi di Tokyo. E sappiamo tutti com’è andata a finire…

La campionessa olimpica con Lisa e Tony del DeLaRo Lab di Urgnano

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