Valore Sportivo

Ring, gravel, corsa a piedi: Danovaro non si ferma più

Tre impegni in tre giorni per il pluricampione ultracinquantenne che esibisce una longevità sportiva senza pari

MILANO – Più passa il tempo e più Bruno Danovaro rincara la dose… A dispetto della carta d’identità, il pluricampione nato in Liguria ma ormai milanese doc, continua a stupire per una longeviutà sportiva che ha dell’incredibile.

«La vita sana e il costante allenamento sono da sempre delle mie priorità, anche se è la convinzione e la sana ambizione che spesso ti dà una marcia in più».

Così ha detto Bruno Danovaro esibendo un sorriso a 32 denti dopo essere tornato sul ring ed aver ottenuto la vittoria consecutiva numero 113 al termine di un match organizzato dalla Fiscam del presidente Raffaele Rinaldi. Al cospetto di un avversario più giovane e con qualche chilo in più, Danovaro ha messo in campo le doti tecniche e fisiche ma soprattutto l’esperienza maturata in anni di attività e che gli ha permesso di “leggere il match” nel migliore dei modi.

Sceso dal ring, Danovaro ha poi dato corso alle sue altre nuove passioni sportive. Dapprima ha partecipato ad una gara di Gravel, restando in sella alla bici per 202 chilometri attraversando il suggestivo percorso che da Trezzo sull’Adda l’ha riportato a Milano dopo aver gatto però il giro di boa al lago di Lecco. Il giorno dopo, si è presentato ai nastri di partenza del “Trofeo Sempione” ed ha completato, con sua immensa felicità, anche i 10 chilometri di corsa a piedi.

Nella foto: selfie per Bruno Danovaro alla partenza del Trofeo Sempione

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