Valore Sportivo

Che bella la RaPni femminile…

Lo storico esordio al torneo “HaBaWaBa Plus U14” si chiude con la conquista della Coppa Fair Play. Coach Munerati: «Giusto premio per i valori espressi da splendide atlete»

NOVATE MILANESE – A volte si commette l’errore di valutare un’esperienza sportiva partendo dal risultato finale. Così facendo, si nega la ribalta a quei valori che rendono positiva anche una sconfitta: senso di appartenenza, impegno, tenaci, entusiasmo, condivisione, altruismo, rispetto… Volendo raccontare la prima “storica” esperienza della Rappresentativa PNI femminile al torneo internazionale “HaBaWaBa Plus U14”, bisogna partire dallo straordinario riconoscimento che hanno ricevuto le ragazze guidate da Roberto Munerati e Elisa Bortolato: la Coppa Fair Play.

«È il simbolo dei valori che vincono – dice con grande soddisfazione Roberto Munerati – e che hanno permesso alle nostre ragazze di vivere un’esperienza che resterà a lungo nelle menti e nei cuori di ciascuna di loro. Non solo: io stesso mi sento di ringraziarle perché ciascuna di loro ha lasciato qualcosa in me».

Successo che assume un valore ulteriore, essendo la selezione costruita con la collaborazione delle società affiliate alla Lega Dilettanti PallaNuotoItalia…

«Un premio che testimonia la bontà del progetto PallaNuotoItalia. Queste ragazze sono partite per Lignano Sabbiadoro dopo essersi allenate quattro volte. Per tutte, ogni emozione è stata come se fosse la prima. Ed insieme hanno saputo condividerla accompagnate dal giusto stato d’animo. Durante il torneo, giocato con grande impegno e dedizione, le ragazze della RaPni hanno giocato a beach volley, mangiato e fatto cadere gelati, sono andate sugli scivoli, palleggiato in mare, fatto un selfie con Gianni Morandi, stretto la mano a Jovanotti, cantato e ballato, conosciuto ragazze di altri paesi. Insomma – sottolinea Munerati – si sono divertite. Perché questo è il punto di cui molto spesso ci si dimentica. La pallanuoto è uno sport, e come tale richiede impegno, fatica, sacrificio, tenacia e determinazione. Ma è un gioco e come tale va interpretato».

Com’è andata in vasca?

«Siamo arrivate terze nel girone Silver, nonostante le grandi difficoltà tecniche ed il confronto con realtà al top della pallanuoto femminile giovanile. Voglio dire: noi, esordienti e nate da poco, abbiamo tenuto testa amostri sacri della pallanuoto femminile come Bogliasco, Trieste, Sori, Locatelli Genova, nonché Dunaujvaros, squadra ungherese. Non c’erano certo sorrisi dopo le sconfite, ma in ogni minuto di ogni partita, ho visto le ragazze tenacemente desiderose di crescere tecnicamente e tatticamente».

Come si colma il gap?

«Le ragazze hanno bisogno di giocare di più, di alimentare costantemente la voglia di crescere e di migliorare. Io ed Elisa abbiamo notato come mancasse loro l’esperienza di gioco. La cultura della pallanuoto femminile va incentivata in Lombardia e il mondo di PallaNuotoItalia può essere il terreno fertile. Mi rendo conto che non è auspicabile, almeno oggi, vedere in campionato una squadra composta solo da ragazze ma – dice con tono fermo Roberto Munerati – invito le società affiliate ad aumentare la “quota rosa” in ogni loro squadra e, soprattutto, a coinvolgere molto di più le ragazze nel gioco».

Per lei è stato un ritorno alla pallanuoto femminile…

«Un’esperienza gratificante ed appagante. Anzi, orgoglio è la parola giusta. Per essere stato la guida tecnica, l’educatore, il motivatore e soprattutto l’amico di queste piccole “Panterine” grazie al più bel progetto degli ultimi anni, di cui ho voluto fortemente essere responsabile sin dagli albori. Mi impegnerò in prima persona affinché l’esperienza della Rappresentativa femminile abbia riscontri sempre maggiori già a partire dal prossimo anno».

Esperienza dedicata a…

«A queste splendide atlete, piccole grandi donne che hanno messo anima e cuore in ogni singolo istante di questa fantastica settimana. Alla mia compagna di viaggio, Elisa Bortolato, complice perfetta nell’avventura e nella sventura. Ad Alessandro De Tursi e Rudy Cattino per aver reso possibile questo progetto. Alle società di queste ragazze, che si sono rese disponibili e collaborative. Alle famiglie, che hanno creduto in noi, fidandosi ed affidandoci la crescita del loro bene più prezioso. Aggiungo quelle persone senza le quali la Rappresentativa PNI non sarebbe quello che è oggi: Francesca Caminada, Paolo Romanò, Luca Di Cristofalo e Tiziano Peruzzi».

LA SQUADRA

La Rappresentativa PNI femminile guidata da Roberto Munerati e Elisa Bortolato ha potuto contare sulla preziosa presenza delle giocatrici Mirtilla Amadei (2011 del Pn Quanta Club), Alice Brusadelli (2008, Viribus Unitis), Anita Benedetta Fontana (2008, Varese Olona Nuoto), Denise Fonti (2008, Sporting Lodi), Beatrice Furlan (2011, Varese Olona Nuoto), Martina Molteni (2009, Viribus Unitis), Giulia Papa (2008, Pn Lecco), Elena Palio (2010, Varese Olona Nuoto), Ilenia Ventrone (2008, Np Varedo).

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